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Da Mentor a fintech expert: una guida al mondo della tecnofinanza

di Fabrizio Villani | Mentor di Mentors4u

Non ricordo precisamente come sono entrato in contatto la prima volta con la community, però devo dire che è stata ed è una bella esperienza.
In qualità di Mentor ho probabilmente concluso il mio “primo ciclo”, ho accompagnato un ragazzo nel raggiungimento di uno dei suoi obiettivi: uno stage all’estero in una startup attiva in uno dei settori di suo interesse. 

Oltre a una serie di call, per inquadrare situazioni dove potevo grazie alla mia esperienza lavorativa apportare del valore aggiunto o metterlo in contatto con le “persone giuste” del mio network, ho cercato di supportarlo e stimolarlo come mi capita spesso di fare anche con qualche mio amico o amica. Alla fine, tutto sta nella continua ricerca del sapere e nel non volersi fermare, davanti a quello che ci viene richiesto ma tentare sempre di fare di più ecco, superare le aspettative che gli altri hanno verso di noi. 
 
Siamo la generazione più preparata che la storia ricordi e allo stesso tempo quella che in un certo modo sta subendo di più le situazioni critiche e le difficoltà, paghiamo un prezzo che non ci appartiene. Questo mi ricorda in parte la storia di Charles Dickens. Charles, secondo di otto figli, all’età di 12 anni è costretto a dover abbandonare gli studi perché suo padre John Dickens è stato arrestato per debiti e messo in prigione, la famiglia ha dovuto impegnare i propri mobili, impoverendosi in questo modo ulteriormente. 
 
Da quel momento, Charles iniziò a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe, per dieci ore al giorno. Vivendo un vero e proprio trauma, non solo per la tenera età, ma anche perché si sentiva abbandonato e umiliato. A 15 anni, a seguito della morte della mamma e dell’uscita di prigione del padre che ottenne una pensione di invalidità, torno a scuola. Il resto più o meno, è storia. 
 
Quali sono i punti di contatto tra la nostra generazione e Charles Dickens? Ad entrambi, vengono richiesti sacrifici, senza ottenere nessun favore. Quello che guadagnamo, lo otteniamo con le unghie e con i denti. Non ci lamentiamo, più di tanto (purtroppo), sembra che le cose ci vadano bene così.
 
Oltre ad essere Mentor e cofounder di Fintastico.com, dove mi occupo di far crescere il traffico e il business, lo scorso anno il responsabile della collana “Professioni Digitali” di FrancoAngeli, Alberto Maestri, mi ha chiesto se avessi voglia di scrivere un testo per aiutare giovani e meno giovani a capire quali sono le opportunità lavorative in ambito fintech, il settore nel quale lavoro da ormai 8 anni dopo essermi laureato in sostenibilità ambientale e gestione delle risorse naturali ad Amsterdam. 
 
Il titolo era ed è abbastanza “pesante”: Fintech Expert. Ho sempre considerato i cosiddetti “esperti” un po’ tristi, nel mio immaginario se un esperto è una persona che ha smesso di essere curiosa perché è già arrivata. Spesso quando mi dicono che sono un “esperto fintech” replico: “Più che un esperto, sono un appassionato che non smette mai di essere curioso, leggere e imparare”. Sulla mia strada, ho avuto la fortuna di incontrare Giancarlo Giudici, professore ordinario di Finanza Aziendale al Politecnico di Milano che ha accettato la mia “proposta” ed è diventato coautore del libro. Avere Giancarlo su questo tipo di progetto mi ha aiutato molto, mi ha dato quella fiducia che forse non avrei avuto se avessi dovuto scrivere il testo da solo. La cosa della quale sono più orgoglioso forse è il sottotitolo “Contro il logorio della banca moderna” che gioca con un famoso slogan del passato in una pubblicità di un “famoso” liquore a base di carciofo.
 
Il testo vuole essere una guida per addetti ai lavori (dipendenti bancari e assicurativi, consulenti finanziari, etc.) e non (studenti, freelance, professionisti, etc.) per comprendere meglio quali sono le figure professionali che ruotano intorno al fintech (es. blockchain developer, UX designer, etc.) e come acquisire le giuste competenze e skills per poter sviluppare la propria carriera (o riorientarla) verso il fintech. Il tutto è arricchito da una serie di link utili per la formazione e testimonianze di rilievo dei principali protagonisti fintech nel nostro Paese. Concludo ringraziando Mentors4u per avermi concesso questo piccolo spazio e concludo con la mia solita raccomandazione che spero sia anche un augurio a tutti Voi: Stay Fintech!

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